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15/02/2007 LA COPPIA
Nella sua definizione teorica, “l’essere coppia” significa creare e vivere una condizione dinamica, nella quale due individui distinti e completi si impegnano e si sostengono in una crescita continua nel tempo. La dinamicità è la condizione primaria del vivere a due ed è ciò che accompagna sempre la vita dei partners. Essa significa vivere in continuo movimento, accettando la propria evoluzione e quella dell’altro, accettando soprattutto che le situazioni possano trasformarsi. La dinamicità non significa adeguarsi agli eventi che mutano, ma significa entrare in contatto con essi affinché il proprio modo di essere possa evolversi e acquisire nuove modalità, qualità e strumenti. Questo concetto vale soprattutto per le relazioni d’amore. All’inizio spesso la coppia vive una condizione idilliaca dovuta alla novità tanto desiderata di vivere con l’altro la propria vita. Tutto è molto bello ed entusiasmante; le difficoltà passano in secondo piano, sembra quasi che nulla possa intaccare questa condizione. Ma l’uomo è una realtà dinamica costantemente in trasformazione, sia che lo voglia sia che non se ne renda conto. Anche gli eventi e le circostanze si evolvono e cambiano. Accade allora che non sempre il cambiamento dell’uno sia accettato dall’altro, di conseguenza si può creare disarmonia, disagio e nella maggior parte dei casi paura di ciò che non si conosce. E’ a questo punto che inizia a configurarsi nella coppia un falso problema: cercare di cambiare l’altro. Ma l’unico cambiamento che esiste e si avverte è che il rapporto è mutato dando luogo a dinamiche diverse. Tutto ciò non rappresenta necessariamente la parola fine, ma può essere il punto di partenza per costruire una nuova realtà, perché un cambiamento è avvenuto e non può essere negato. Sarebbe infatti illusorio poter pensare di vivere costantemente un rapporto perfetto sempre uguale e incontaminato. La coppia vive spesso questi momenti mutevoli forse ogni giorno ma essi non si devono spaventare perché se colti con intelligenza e positività aiutano i partners a maturare e crescere. Pensare alla relazione d’amore fa venire in mente l’immagine di un viaggio nel quale i due protagonisti, a bordo del loro automezzo, decidono di percorrere insieme un tragitto per il raggiungimento di una meta. Certo essa costa tempo e fatica, si possono incontrare mille difficoltà, può cambiar di tutto, dal tempo al percorso al mezzo di trasporto, ma se i due lo desiderano tutto è risolvibile. La condivisione delle difficoltà può unire o disgregare il rapporto secondo la disponibilità, la volontà ed il desiderio di mantenere viva l’intensità del legame affettivo. Occorre chiedersi quindi se si vuole veramente vivere il rapporto a due e, soprattutto, se si vuole pagare il prezzo che esso comporta, perché comunque ne esiste uno. C’è il desiderio di ricominciare nonostante la fatica e lo stress? C’è la pazienza di aspettare e accettare i cambiamenti senza che essi ci facciano paura? Se c’è la voglia di ridare importanza alle piccole cose che fanno piacere all’altro, ad un sorriso dimenticato, ad una coccola pigra nascosta nel taschino, allora c’è benzina nella vettura e basta solo ingranare la marcia per continuare il viaggio. Vivere la vita a due, se vissuta con equilibrio e rispetto, è una condizione tra le più belle che la vita possa offrire poiché le qualità dell’uno possono completare quelle dell’altro; le debolezze possono diventare strumenti di allenamento quotidiano per migliorare ed evolversi. Occorre imparare ogni giorno ad amare, ad uscire fuori dal proprio guscio, dalle proprie abitudini le certezze o schemi mentali: la relazione di coppia può permettere tutto questo. Ma la “benzina” non arriva sola, infatti occorre che i due partners, per procedere bene, si fermino a “fare il pieno”, cioè si fermino a comunicare, a chiarire, ad ascoltare, a non dare per scontato niente. Occorre insomma che ritrovino le condizioni per ripartire insieme, valutando se la meta è sempre la stessa, stabilendo le nuove regole del gioco e i nuovi patti. Una tra le cose più importanti che tiene viva ed unita la coppia è che abbia un sogno comune. Esso può essere di qualsiasi genere e tipo, dai figli al lavoro etc.. L’importante è averlo affinché entrambi i partners possano guardare insieme avanti verso la meta sostenendosi a vicenda. Molto spesso i problemi nascono quando si scopre che gli obbiettivi sono diversi e non si ha il coraggio di dichiararlo all’altro generando così equivoci inutili e pericolosi. La non chiarezza, il “non detto”, il sotterfugio minano alla base il rapporto d’amore che al contrario ha bisogno di rispetto, condizioni e disponibilità di entrambi i protagonisti. L’argomento della coppia non è tra quelli più facili e semplici, per questo motivo la redazione ha pensato di affrontare il tema, guardandolo da varie sfaccettature e secondo ottiche diverse: ora visto dall’uomo, ora dalla donna o dai figli. Cercando di dare organicità e unicità abbiamo così lavorato sull’argomento evitando di dare risposte, in quanto difficili e non adattabili a tutte le situazioni, ma offrendo spunti diversi di osservazione coi quali ognuno di noi possa ritrovarsi o confrontarsi. I problemi sono tanti, le dinamiche poliedriche, speriamo di servire in qualche modo a stimolare l’analisi e il confronto affichè ciascuno di noi possa fare il punto della situazione e trovare così nuove strade per procedere.
Alessandro Magnanensi
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